di Giuseppe Vella
Agrigento – Conoscere le manovre salvavita può fare la differenza tra la vita e la morte. La prontezza nell’esecuzione delle manovre appropriate, infatti, può salvare tante vite e prevenire danni irreversibili. Farlo in un carcere ha un significato profondo di rieducazione alla cura dell’altro. Ecco l’obiettivo del service “Viva Sofia” organizzato – mercoledì 5 marzo – dal Lions Club Agrigento Chiaramonte presso la Casa Circondariale “P. Di Lorenzo” di Agrigento.
L’iniziativa – coordinata con grande professionalità dal socio dott. Diego Vitello, referente per il distretto Lions siciliano per il “Programma Viva Sofia” – è scaturita dall’impegno condiviso del Presidente  Salvatore Impiduglia con la dott.ssa Carola Depaoli, socia del Club e referente per la V Area del Distretto 108Yb sulla detenzione carceraria. Presso la “P. Di Lorenzo” di Agrigento, diretta da Anna Puci, con il supporto del funzionario Giuseppe Di Miceli.I Lions italiani, prendendo spunto da quanto accaduto realmente a Sofia, una bambina di Faenza che stava soffocando con un gamberetto e che fu salvata grazie alla madre con la manovra di disostruzione delle vie aeree, imparata durante un corso organizzato dai Lions, hanno dato continuità all’attività di servizio dal 2016. Da allora i Lions hanno adottato e promosso il service in tutto il territorio nazionale per fornire conoscenze e procedure utili a salvaguardare la vita in attesa del personale del 112/118, insegnando le manovre di disostruzione e le manovre di rianimazione di base, oltre a elementi di primo soccorso e all’utilizzo del defibrillatore.
La giornata si è conclusa con le prove pratiche di tutti i candidati volontari e dipendenti del Ministero presenti, ai quali verrà rilasciato ufficiale certificazione BLS-D. Numerosi i soci presenti, che con grande interesse hanno assistito alle dimostrazioni. #lionssicilia#agrigento
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