di Mimma Furneri
Il volto e la maschera: la persona al centro è il tema dell’evento che si è svolto oggi a Messina presso il Centro diurno Camelot, nella Cittadella della salute Mandalari dell’Asp della città dello Stretto. In occasione della Settimana della salute mentale l’incontro si è focalizzato su un evento di drammatizzazione che ha visto protagonisti i pazienti che frequentano il Centro, che si sono messi in gioco realizzando momenti di espressione artistica, teatrale e canora, contribuendo anche alla stesura delle locandine ed alla creazione di video. Organizzato dal Centro Camelot e dal Lions club Messina Host (presidente Silvestro Gallo), sempre sensibile ai temi della salute mentale, contro lo stigma sociale ad essa legato purtroppo ancora oggi, il momento di oggi si è incentrato sui processi organizzativi, di prevenzione e terapeutici, che intendono porre al centro del processo la persona, evidenziando l’importanza dei centri diurni nel percorso terapeutico e riabilitativo e l’importanza della prevenzione e dell’intervento precoce, sottolineando nel sistema di promozione del benessere anche il ruolo dell’Asp, degli enti locali, delle altre istituzioni pubbliche e private, delle associazioni di volontariato e dei club service, ponendo l’attenzione ai bisogni dei familiari, alle esperienze sportive, ludiche, culturali che coinvolgono i ragazzi, anche nella gestione di Radio Camelot, un canale informativo e divulgativo delle attività del centro. Alla drammatizzazione è seguita poi una tavola rotonda, moderata da Giuseppe Rao, Direttore DSM, che ha visto presenti tra gli altri Tiziana Frigione, responsabile del Centro, Diego Taviano, Governatore del Distretto Lions siciliano, Silvestro Gallo, presidente del club service organizzatore dell’evento, Isidoro Barbagallo, presidente III Circoscrizione Lions, il presidente della Zona 7 Lions Giuseppe Pernice, l’assessore alle politiche sociali Alessandra Calafiore, diversi rappresentanti degli Ordini professionali sanitari, del CESV, medici, assistenti sociali e tecnici della riabilitazione. L’Archeoclub locale ha infine posto l’accento sul fatto che l’ex ospedale psichiatrico è sempre stato anche un luogo d’arte, in cui la creatività ha lasciato alte tracce artistiche che vanno fatte conoscere alla cittadinanza. #lionssicilia #messina