di Enzo Traina
Nel salone delle Carrozze della splendida Villa Niscemi di Palermo, convegno su Ambiente e BBCCAA promosso – venerdì 30 maggio – dai Lions Club Palermo Normanna e Palermo Mediterranea, dalla Città di Palermo e dalla Associazione Settimana della Cultura. Dopo i saluti istituzionali portati dai rispettivi presidenti, Valeria Torregrossa e Maurizio Stellino, sono iniziate le dotte relazioni con la prof. Gabriella Cerami, archeologa, che ha spiegato il valore del giardino nel mondo antico, dai Giardini di Babilonia, meraviglia del mondo antico, arrivando poi al mondo greco, in cui l’uomo si sente in simbiosi con la natura, che si veste di sacralità e diventa temenos con gli appezzamenti di terreno destinati alle divinità. E poi i Romani, che in primis hanno avuto “ orti e campi”, e verde nelle ville sontuose.
Pietro Alongi, assessore all’ambiente del Comune di Palermo, ha portato il saluto del sindaco Roberto Lagalla, soffermandosi sulla storia della Favorita. La Real Tenuta, che i palermitani consideravano solo un luogo di passaggio per andare a Mondello. Questa città, così ricca di ville e giardini, oggi conta circa 110.000 alberi. Pochi per una città con oltre 700 mila abitanti; l’ideale sarebbe piantare un albero per ogni abitante. Intanto il comune ha stanziato, per la manutenzione e la messa in sicurezza delle pericolanti, oltre dodici milioni di euro. Ha anche predisposto l’assegnazione ad associazioni, compresi i Club Lions, di aree dove piantumare, coltivare e implementare il numero di piante e fiori.
Degli Universi Botanici dei giardini ha parlato la prof.ssa Jolanda Lima, ordinaria di architettura presso l’Unipa, sottolineandone il ruolo fondamentale per la nostra sopravvivenza. L’arch. Giovanna Mirabella, Lion storica dell’architettura, ha illustrato il percorso di costruzione di Villa Giulia di Palermo, costruita vicina al mare, con un ”giardino fatato”, forziere di piante rare e gelsomini, i cui effluvi si fondono con la salsedine del vicino mare. All’interno c’è un arco con la porta , per esaltare “virtute e conoscenza “ , (reminiscenza dantesca), c’è il cenotafio di Diodoro Sicul0, statue di bambini e la fontana del Genio di Palermo. A scendere poi nei particolari è stato il dott. Rosario Schicchi, direttore dell’orto botanico di Palermo. “La Villa – ha detto – dà casa a piante provenienti da tutti i continenti. Il più famoso è il ficus che , arrivato nel 1845, è stato poi allocato in quasi tute le ville di Palermo e la Pomelia, famosa per i fiori odorosi, ch’è diventata la pianta dei palermitani; infatti non c’è balcone senza di essa. E poi il mandarino, il nespolo eccetera, tutti presenti nel giardino dei semplici.
Il prof. Alessandro Villari, dell’Ateneo di Reggio Calabria, ha chiuso gli interventi strettamente tecnici. Lamentando una modernità negata, ha stigmatizzato l’incapacità di progettare questo importante bene pubblico stando al passo coi tempi.
Numerosi gli officer e soci Lions presenti. Ha chiuso i lavori l’IPDG Daniela Macaluso, che ha ricordato l’attenzione riservata alle tematiche del convegno dal PDG Amedeo Tullio e ringraziato i numerosi Lions partecipanti e i magnifici relatori per le dotte tematiche affrontate nell’evento, testimonianza concreta dell’interesse dei Lions per la promozione della cultura e là sensibilità per l’ambiente e il paesaggio.#lionssicilia#palermo