Accademia Pergusea e Lions club Enna raccontano il carnevale siciliano e sardo

di Enzo Vicari

Enna – Due prestigiosi sodalizi uniti per raccontare tradizioni del territorio. Lo scorso 8 febbraio – davanti a un folto pubblico di soci e amici – presso il ristorante “Garden” di Pergusa – si è tenuto l’incontro sui tradizionali carnevali della Sicilia e della Sardegna, promosso dall’Accademia Pergusea, presieduta da Romano Amico, e dal Lions club Enna, presieduto da Maria Grazia Lo Iacona.

All’insegna dell’amicizia e dell’armonia, i due Presidenti hanno trovato un punto di incontro per onorare il fine statutario del “Recupero e Promozione delle Tradizioni” (Accademia) e il service distrettuale Lions “Miti e Tradizioni popolari:conoscenza e opportunità”. Illustre relatrice la prof.ssa Graziella Cerina Puleo –  socia accademica di lungo corso, appassionata cultrice delle tradizioni delle due isole, sarda di origine e siciliana di adozione – che ha trattato il tema con fine cognizione di causa. La performance del “Duo Pepe Nero” ha fatto da colonna sonora di un evento che ha coniugato cultura e amore per il territorio.

L’iniziativa è stata l’occasione ideale per l’ingresso nell’Accademia Pergusea di tre valenti nuovi soci: Alessia Fontanazza, mediatore civile, Sara Padalino, neuropsichiatra Infantile e Gaetano Cantaro, avvocato.

“Siete espressione di importante linfa e preziosi stimoli” – ha detto la Presidente Maria Grazia, nel consegnare loro il certificato di appartenenza (Cartiglio) e apporre l’apposito distintivo.

Dopo i saluti dei due presidenti, la prof.ssa Graziella Cerina Puleo, , ha avviato l’affascinante “racconto” sulle tradizioni carnascialesche. “Carnevale – ha precisato – deriva dall’espressione latina carnem levare (eliminare la carne), perché dopo l’ultimo giorno di carnevale e, quindi, durante la Quaresima, i credenti dovrebbero evitare di mangiare carne”. Con una sintetica descrizione sono state evidenziate le caratteristiche dei due carnevali.

Festaiolo, colorito, allegro quello siciliano – che risale ai primi del ‘600 – con la sua maschera più rappresentativa: Peppe Nappa, personaggio pigro e fannullone, dalle toppe sui pantaloni. Fra le più importanti e suggestive manifestazioni si è apprestata a indicare, particolarmente, quelle di Acireale, Sciacca.

Più intenso e con suggestive venature misteriose quello sardo, il quale è maggiormente rappresentato nella Barbagia, con i suoi incantevoli Mamuthones e Inhoadores, o la giostra equestre della Sartiglia a Oristano. E fra i tanti aspetti distintivi uno dei più interessanti è la gastronomia tipica.

In conclusione, l’invito a tutti di recitare il famoso canto carnascialesco di Lorenzo dei Medici “Il Trionfo di Bacco e Arianna”.

La relatrice è stata omaggiata con una targa ricordo e fiori.

#lionssicilia#enna

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