Biancavilla (Catania) – “Parliamo di Autismo e Riabilitazione” è il tema dell’incontro che si è tenuto presso Villa delle Favare a Biancavilla, organizzato dal Lions club Adrano-Bronte-Biancavilla, presieduto da Graziella Portale, in collaborazione con il circolo didattico S.G. Bosco, guidato dalla dirigente scolastica Alfina D’Orto.
Perché parlare di autismo oggi? Quali i problemi da affrontare per sostenere persone affete da autismo, famiglie e operatori? A introdurre l’argomento l’assistente sociale Maria Mazza, referente area orientale del service distrettuale sull’autismo. Moderatore dell’incontro Salvuccio Furnari referente Global Service Team dell’area catanese. A seguire i coinvolgenti interventi delle relatrici: la psicologa Giuliana Camarda si è soffermata sul metodo riabilitativo ABA, la dott.ssa musicoterapista e psicomotricista funzionale Marilena Lanzafame ha illustrato utilizzo e benefici della musicoterapia. Grande l’interesse e l’attenzione dal numeroso pubblico presente, composto prevalentemente da insegnanti in servizio presso le scuole del territorio, da rappresentanti dei genitori e soci del club. Tra gli ospiti, presente l’assessore comunale alla pubblica istruzione Vincenzo Randazzo,
Ha concluso i lavori Giuseppina Siracusa, delegata al service “I disturbi dello spettro autistico”, che ha illustrato ruolo e iniziative dei Lions a favore dei soggetti con fragilità e dei soggetti autistici in particolare attraverso la storia e la funzione del Laboratorio di Arti Musive PDG Cesare Fulci di Barcellona Pozzo di Gotto, creato grazie al supporto del Distretto Lions Sicilia e della Fondazione Lions Clubs International. A corredo della relazione è stato proiettato un interessante filmato sulla attività dei giovani autistici all’interno del Laboratorio, finalizzato al mantenimento all’incremento di abilità personali e sociali, all’acquisizione di specifiche competenze professionali, alla realizzazione di manufatti di mosaico e all’organizzazione di eventi socio-culturali aperti alla cittadinanza. Tutte le attività e le competenze promosse concorrono alla realizzazione di un progetto di vita e all’acquisizione di una maggiore autonomia dalla famiglia attraverso attività lavorative protette. Un esempio di riabilitazione e integrazione.
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