di Pietro Piro
In un tempo fortemente segnato dal conflitto, dalle disuguaglianze, dall’accentuato senso di isolamento e diffidenza (probabilmente anche come effetto a lungo termine di una crisi globale pandemica); un tempo in cui la parola guerra è tornata ad essere di sconcertante attualità, con tutto il suo repertorio di morte e distruzione, ogni tentativo di costruire ponti di amicizia, di solidarietà, di rispetto e ammirazione reciproca, è da considerare controcorrente e di assoluta urgenza
Sembra proprio che il tempo in cui viviamo, stenti a riconoscersi nell’amicizia e a creare quelle condizioni concrete affinché possa prosperare.
È proprio in questa cornice, che il recente Patto di amicizia tra i Lions club Termini Imerese Host e il Lions club Agrigento Host assume un particolare significato simbolico.
Profonde radici storiche legano Termini, Agrigento, Siracusa e Gela. Le città di Termini e Agrigento sono legate alla battaglia di Himera avvenuta nel 480 a.c. tra greci, siciliani e cartaginesi. Himera è legata ai siracusani, akragantini, geloti e zanclei che insieme riuscirono a sconfiggere i cartaginesi e salvare Himera. La testimonianza più autentica è rappresentata dal Tempio della Vittoria costruito a Himera dopo la vittoria sui cartaginesi e l’abolizione dei sacrifici umani. Nel 409 a.c. nella seconda battaglia i cartaginesi con Annibale determinarono la distruzione di Himera difesa anche dalle truppe siracusane e agrigentine. I superstiti ripararono nella vicina Therme che successivamente prese il nome di Thermae himerenses.
La contemporaneità, pur avendo conservato memoria storica di questi avvenimenti (una memoria museale e poco vitale, forse) ha allontanato queste città, confinandole ognuna nel proprio ambiti d’interessi. Con questo nuovo Patto, si vuole dare slancio a una nuova alleanza culturale, che possa essere foriera d’iniziative in grado di rinforzare i legami di solidarietà e di comprensione reciproca.
L’evento del 24 Febbraio si è svolto nella splendida cornice del Parco Archeologico di Himera proprio a pochi passi dal Tempio della Vittoria. L’introduzione del Direttore del Parco Domenico Targia ha fatto comprendere a tutti il profondo legame tra passato e futuro perché, sé in passato Himera è stata grande e prosperosa per la sua funzione di nodo di smistamento di merci, idee e persone (Himera possedeva anche una vera e propria “area industriale”) oggi, sé stessa zona potrebbe assumere una nuova funzione di centro logistico in grado di supportare Palermo. I due interventi dei presidenti del Lions club Termini Imerese Host Fabio Lo Bono e del Lions club Agrigento Host Adriano Barba hanno focalizzato l’attenzione sui valori lionistici che sono stati alla base dell’idea del patto e sulle future attività comuni.
La cerimonia è stata presieduta dal secondo vice Governatore Diego Taviano, alla presenza del PDG ()past Governatore) Franco Amodeo, del delegato per i Patti di Amicizia Walter Mavica, curata dal cerimoniere distrettuale Salvo Priola e dalla sua vice Emanuela Panzeca. La cerimonia si è conclusa con la sottoscrizione del Patto di Amicizia e il dono di tre ulivi al Parco Archeologico di Himera. I tre ulivi sono stati piantumati alla memoria perenne di tre giovami donne vittime di femminicidio: Roberta Siragusa (i genitori della ragazza erano presenti), Lorena Quaranta e Giulia Cecchetin.
In questo tempo, così segnato da guerra e conflittualità, una iniziativa di pace e concordia tra gli uomini è riuscita a suscitare in tutti i presenti una profonda commozione.#lionssicilia#palermo#agrigento
